Dino
Giacosa
M
11/07/1916, Torino (TO), Italia
28/06/1999, Cuneo (CN), Italia
Nasce a Torino nel 1916. Iscrittosi alla facoltà di Giurisprudenza di Torino, completa gli studi nel 1939 a Genova, ove ha dovuto trasferirsi per motivi di lavoro (è segretario di direzione presso l'Ente nazionale prevenzione infortuni ligure). Fervente antifascista, nel 1938 fonda con Luigi Passadore e Franco Valabrega il Movimento unitario rinnovamento italiano (Muri), gruppo cospirativo clandestino operante fra Piemonte e Liguria. Trasferito alla sede Enpi di Milano, nel giugno 1940 viene arrestato dall'Ovra e condannato a cinque anni di confino a Ventotene. Graziato nel 1942, si reca a Cuneo, ove trova lavoro presso lo studio legale di Duccio Galimberti, con il quale stringe una forte amicizia e una solida collaborazione nell'organizzare l'attività antifascista nel Cuneese. Dopo l'8 settembre 1943, presso Valdieri, in località Madonna del Colletto insieme a Galimberti e a Dante Livio Bianco è fra gli organizzatori della banda partigiana "Italia libera", con la quale ben presto si sposta tra la valle Stura e Grana, in località Paralup. Allontanatosi dal gruppo in seguito a divergenze, si sposta in Valle Pesio, ove nel febbraio 1944 entra in contatto con la formazione autonoma "Valle Pesio" comandata da Piero Cosa, poi confluita nel Gruppo Divisioni Autonome Rinnovamento, che contribuisce a riorganizzare diventandone commissario politico. Dà vita al Gruppo unitario di rinnovamento nazionale (GURN), organizzazione foriera di un progetto di rinnovamento politico-istituzionale da affiancare alla lotta militare, e al Servizio X, struttura segreta con mansioni di reclutamento, informazione e collegamento. Brillante avvocato nel dopoguerra, muore a Cuneo nel 1999.
Citazioni di o su Dino Giacosa in Monografia
• Vittoria Grimaldi, Perché... nulla vada perduto! Dino Giacosa, una vita per la libertà e la giustizia, Torino, Paola Caramella Editrice, 2000